Manifesto delle motivazioni per un rinnovato impegno civico per una città ripopolata, attrattiva, libera, sicura e sostenibile.
Il presente manifesto costituisce il pensiero fondante della lista civica "Venezia è Tua".
Questo pensiero si esprime, in primo luogo, nella denominazione: "Venezia è Tua". In secondo luogo, nella precisa scelta di essere lista civica, sganciata da tutti i partiti politici, e soprattutto "movimento", inteso come formazione sociale collettiva identificabile dal fine per cui si è costituito: il buon governo del Comune di Venezia.
Venezia è una città unica al mondo, ma, aldilà dell’esito delle vicende giudiziarie che riguardano il Sindaco e la sua Amministrazione, da troppi anni è vittima di una gestione opaca, privatistica e autoreferenziale, che ha favorito pochi a discapito di molti. Oggi Venezia si trova a un bivio: o continua su questa strada, rischiando di diventare una città vuota e mercificata, oppure sceglie una nuova stagione di partecipazione, giustizia, libertà, sicurezza e sviluppo sostenibile.
Il difficile momento politico attuale, sia in ambito nazionale che in ambito locale, chiede a ciascuno di noi il coraggio e la forza di proporre idee. Ma anche l'impegno concreto a concorrere attivamente all'attuazione di un progetto comune per ridare etica e vitalità alla politica, restituendo in particolare all'Amministrazione comunale di Venezia una capacità di buona, collegiale e condivisa azione amministrativa e di governo della Città.
La politica deve ritornare protagonista della vita della comunità civile veneziana. La pratica costante del confronto deve ritornare a caratterizzare le scelte che vengono fatte. Le decisioni amministrative non possono ignorare le aspettative di chi vive ed opera nel Comune, soprattutto se espresse da soggetti collettivi. I diritti di tutti devono essere chiari, definiti, riconoscibili e riconosciuti: la spirale delle deroghe, delle interpretazioni, della difformità, delle eccezioni non può essere accettata. Non è ammissibile l'azione di un consiglio comunale che voti di volta in volta, e a seconda del richiedente, un provvedimento normativo per modificare regolamenti come è avvenuto in questi ultimi anni
con la "privatizzazione" di fatto della politica da parte dell'economia e degli operatori economici e la contestuale sconfitta del sistema democratico.
"Venezia è Tua" significa in primo luogo che nessuno può prendere da solo decisioni che riguardano sia la vita del cittadino e dei suoi familiari sia il territorio in cui vivono. Chiede quindi ai veneziani ed ai mestrini di non delegare più a nessuno, politici o poteri forti che siano, il destino della Città, invitandoli invece a riappropriarsene con determinazione e fermezza.
"Venezia è Tua" indica come punto di partenza la volontà di un confronto continuo, nel quale l'attiva partecipazione del singolo diventa ricchezza politica per l'intera comunità. Indica come punto di arrivo l'obiettivo di dar vita ad un'Amministrazione comunale che si fondi sulla democrazia partecipata. Indica come percorso il metodo e la pratica di un aperto e costruttivo dibattito sulle linee guida e sugli interventi da prevedere e da attuare, individuandoli assieme alle categorie produttive e professionali del territorio e alle associazioni attive nel tessuto sociale.
"Venezia è Tua", come richiesto da diverse associazioni, prevede la costituzione di una "Assemblea civica delle associazioni veneziane", con prerogative consultive e propositive. Intende ripristinare e rafforzare la collaborazione e i legami fattivi tra i cittadini e le Istituzioni, ridando soprattutto dignità alle Municipalità e al Consiglio Comunale.
"Venezia è Tua" si impegna a ristabilire il primato della politica sull'economia, ponendo fine a situazioni di"privatizzazione" della prima per le finalità e gli obiettivi della seconda, finendo così per svilire irrinunciabili principi di democrazia e valori fondanti della stessa Costituzione Italiana.
"Venezia è Tua" auspica sin d'ora che il lavoro della stampa e dei singoli giornalisti si svolga sempre in piena libertà. Il doveroso rispetto del diritto costituzionale di libertà di stampa mai sarà messo in discussione. A chi dissente dalle sue idee e dalle sue proposte, la lista civica chiede di dirlo apertamente e pubblicamente senza soggezione alcuna: sarà sempre ascoltato e rispettato. Critici e oppositori di "Venezia è Tua" mai saranno attaccati, offesi o dileggiati.
"Venezia è Tua" ritiene fallita ed esaurita l’esperienza storico amministrativa dell’Amministrazione uscente. Non è né opportuno né utile alla collettività che, in nome della discontinuità amministrativa e della novità ad ogni costo che l'hanno allora generata, ci si affidi ora nuovamente ad una Amministrazione autoreferenziale ed insofferente al confronto con chi vive, lavora e ama la città.
"Venezia è Tua" auspica che alla base delle scelte amministrative ci siano pochi ma saldi valori della buona politica: competenza e responsabilità di chi assume incarichi amministrativi, verità e non proclami verso i cittadini e la opinione pubblica, oculata attenzione al patrimonio pubblico e al suo utilizzo a vantaggio dell'intera comunità, impegno totale per garantire la riqualificazione urbana ed efficienti servizi diffusi ai cittadini al fine irrinunciabile di frenare l'esodo e garantire la vitalità sociale, economica e culturale non solo del Centro storico ma anche della Terraferma.
"Venezia è Tua" è riflessione, contributo e proposta per una nuova idea di città: la città che i cittadini auspicano, che vorrebbero ricostruire in sostituzione di quella attuale sempre più in crisi, per ridare loro la speranza che ciò può davvero ancora avvenire e non consentire che la sfiducia prenda il sopravvento abbandonandoli ad un fatalismo che li riduca a ripiegarsi in se stessi e ad accettare qualsiasi futuro altri intendano dare alla loro città. La "Città futura" non deve essere una utopia, come qualcuno ripete con amarezza forse per le troppe disillusioni vissute: è invece possibile, purché la vogliamo con determinazione e per essa ci si voglia impegnare con tutte le energie a nostra disposizione.
"Venezia è Tua" intende costruire il futuro della città a prescindere dai faccendieri, dagli speculatori, dai ricercatori di rendite di posizione, da chi per il proprio vantaggio ha fatto e intende continuare a fare il male di Venezia e del suo hinterland, magari sostenendo con ossessiva ripetitività che la decadenza del territorio è un fattore fisiologico e quasi "naturale" e non invece il prodotto di insufficienza o quantomeno di incapacità o di scarsa lungimiranza amministrativa.
Per invertire questa rotta bisogna intervenire con decisione. Saranno necessari interventi forti e risolutivi sia dell'Amministrazione comunale sia delle Istituzioni superiori: Stato, Regione, Città Metropolitana, da cui pretendere interventi strutturali, finanziari e di gestione amministrativa innovativi, non accontentandosi di semplici palliativi, con il riconoscimento di uno statuto speciale per Venezia per fronteggiare le nuove emergenze. Le tinte fosche dello scenario attuale e, ancor più, degli scenari futuri impongono con urgenza una chiara progettualità e una di capacità di decisione che non possono assolutamente prescindere dalla conoscenza, dalla esperienza, dallo studio, rifuggendo da decisioni univoche, improvvisate o puramente ideologiche.
Siamo davanti a situazioni drammatiche che richiedono soluzioni non più rinviabili per contrastare:
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l'esodo dal Centro storico di Venezia;
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il progressivo impoverimento del tessuto socio-economico veneziano e del suo hinterland;
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il decadimento di Mestre, sia economico che sociale;
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la mancanza di sicurezza;
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la graduale perdita dell'identità e della cultura tipica veneziana, stretta fra tradizioni ormai divenute amorfe e quasi estranee alla città (es. il carnevale);
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la mancanza di progetti di ampio respiro e a lungo termine basati su di un chiaro progetto per la città, sia per Venezia che per Mestre;
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la compromissione dell'ambiente;
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l'assenza di impegni concreti per garantire la vitalità di Venezia, di Mestre e delle isole della laguna;
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la difficoltà di dare dignità alla variegata realtà di Mestre, ricca invece di grandi opportunità, purtroppo scarsamente valorizzate.
Non vogliamo un’ex città Venezia e una non-città Mestre:
Non vogliamo lasciare alle future generazioni un’ex città Venezia e una non-città Mestre, come sembrano essere condannate a diventare oggi. Vogliamo, invece, restituire ai cittadini una Venezia viva, vivace, abitata e abitabile, con particolare attenzione alle nuove generazioni.
Non più autoreferenzialità, ma condivisione e partecipazione.
Non più sottomissione a logiche di mercato incontrollato, ma un governo del mercato che risponda alle reali esigenze della città.
Non più esodo inarrestabile, ma interventi drastici per ripopolare la città, incentivando economicamente le nuove generazioni e gli studenti, con la messa a disposizione di n. 5000 abitazioni, tra recupero e nuova costruzione, e 5000 nuovi posti di lavoro.
Combatteremo con fermezza ogni forma di over-turismo e l’uso distorto delle locazioni turistiche che non siano strettamente legate al sostegno del reddito familiare. La casa, come sancito dalla Costituzione, deve essere considerata un bene sociale da tutelare, non un oggetto di speculazione.
Non più abbandono, né una sicurezza intesa solo come repressione: questa visione non risolve i problemi. Serve un approccio basato su inclusione sociale e recupero del disagio ambientale, abitativo e sociale.
Non più inerzia sulle questioni del lavoro e dell’ambiente, ma un governo lungimirante dei processi necessari di transizione ecologica e di sviluppo sostenibile.
Non possiamo più accettare l’assenza totale di finanziamenti per la Legge Speciale per Venezia. Serve un’azione politica forte e decisa per pretendere dal Governo e dal Parlamento scelte coerenti con l’articolo 1 della Legge Speciale, che definisce Venezia un problema di preminente interesse nazionale.
Questa legge, però, deve essere aggiornata alla luce delle nuove emergenze che la città sta affrontando. Venezia ha bisogno di uno statuto speciale, in linea con quello di Roma Capitale, per permettere un governo unitario e incisivo delle problematiche complesse che la città rappresenta. Non possiamo più frammentare le competenze in una miriade di responsabilità contrapposte.
Il futuro di Venezia è nelle nostre mani. È il momento di fare scelte coraggiose, condivise e lungimiranti. Una Venezia viva, sostenibile e giusta è possibile, e noi abbiamo il dovere di realizzarla.
